La migliore
arma di prevenzione in caso di diverticolite è un'alimentazione
ricca di
fibre: eviterete così la
stitichezza e la conseguente disidratazione intestinale. E’
importante consumare grandi quantità di fibre: dai 25 ai 35 gr.al
giorno, ma non durante gli attacchi, e aumentare l’assunzione di
liquidi, almeno 6 bicchieri al giorno. Vediamo poi cosa fare.
Limitate il consumo di
carboidrati (quelli raffinati andrebbero evitati) e arricchite la
dieta di proteine di origine vegetale e
pesce. Preferite invece gli alimenti ricchi di fibre e cioè i
cerali, la crusca, la
frutta, le
verdure cotte al vapore, i fagioli e i piselli secchi. Le
granaglie, i semi e le noci, che finirebbero intrappolati nelle sacche
vanno evitate, oppure masticate a lungo.
Lenite gli attacchi assumendo integratori vitaminici in forma
liquida e gli alimenti schiacciati o macinati. Alcune
vitamine B vengono prodotte dai batteri intestinali, ma
l’infezione li può distruggere. Bisogna quindi aumentare l’apporto di
vitamine del complesso B, in particolare l’acido folico.
Come viene diagnosticata? e curata?
Normalmente la diverticolite è diagnostica in seguito ad un
attacco acuto. Il dottore esamina l’addome in cerca di zone molli e
controlla il livello dei globuli bianchi attraverso l’esame del
sangue, o consiglia una TAC per visualizzare le sacche infiammate
o infette.
I casi più leggeri possono essere trattati con cambi di dieta, riposo
e antibiotici. Dinanzi a complicanze il paziente deve rivolgersi ad un
esperto colonproctologo per valutare un eventuale ricovero. Se la
diverticolite è ricorrente si interviene chirurgicamente per
rimuovere la parte malata del colon.
Un aiuto può venire anche dalle erbe, tra queste lo psillio che
pulisce e ammorbidisce e le infusioni di achillea, l’aloe vera, la
camomilla, l’olmo americano che aiutano a calmare l’infiammazione.
Indicate anche le compresse di argilla, il carbone (per i gas
intestinali) e l’aglio.
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